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      L’INCONTINENZA URINARIA FUNZIONALE IN ETA’ PEDIATRICA  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per i bambini con enuresi primitiva però l’associazione con questi disturbi non risulta in percentuali molto diverse da quelle dei bambini continenti. Cosa diversa invece per i bambini con frequenza minzionale diurna per i quali l’incidenza di disturbi comportamentali sale fino al 40%-50% dei soggetti (8).

Anche i disturbi del sonno (per esempio sindromi da apnea, parasonnie) e i disturbi dello sviluppo (per esempio i disturbi specifici dello sviluppo del linguaggio, dello sviluppo motorio (9) possono esere associati all’incontinenza urinaria.

La qualità di vita dei bambini con incontinenza urinaria ed enuresi è paragonabile a quello di altre malattie croniche come ad esempio l’asma bronchiale o il diabete mellito (10) e per questo deve avere pari dignità di trattamento.

La valutazione diagnostica deve primariamente escludere la presenza di un disordine organico e quindi poter classificare il problema nelle forme funzionali di incontinenza urinaria, identificando le possibili problematiche associate di cui si è parlato precedentemente (stipsi prima di tutto).

Le informazioni necessarie devono essere acquisite, per quanto possibile, tramite procedure non invasive. L’anamnesi accurata, la storia medica, l’esame obiettivo e sopratutto la realizzazione accurata di carte minzionali possono essere sufficienti ad inquadrare quasi tutte le condizioni di incontinenza urinaria. Le carte minzionali debbono consistere nella raccolta di dati per almeno due giorni consecutivi (per più rilievi) segnalando la frequenza minzionale, la presenza di urgenza o meno, il volume di urina ad ogni minzione, la presenza o meno di mutandine bagnate, la quantità di liquidi ingeriti ed il volume di urina notturna (eventualmente pesando il pannolino) ed il numero di volte in cui si è bagnato il letto a notte, il tutto sempre associato al diario fecale.

Durante la visita ambulatoriale si raccomanda l’osservazione di specifici segni che possono indicare la presenza di una causa organica dell’incontinenza, quali la presenza in regione lombo-sacrale di lipoma, pelosità atipica, emangioma, asimmetria delle pieghe dei glutei o anomalie all'estremità inferiore del corpo come un’atrofia muscolare, asimmetria nei riflessi, deformità dei piedi. La palpazione dell'addome può identificare masse fecali. I genitali esterni vanno valutati alla ricerca di dermatite da perdita di urine, vulvite, sinechie delle piccole labbra, fimosi. La regione anale (sopratutto se sporca), dovrebbe essere attentamente esaminata ma solo se il bambino è d'accordo.

   

Lo stato dello sviluppo psicofisico e le eventuli anomalie comportamentali debbono essere sempre valutati.

Ulteriori analisi possono comprendere l’analisi delle urine in modo tale da escludere delle infezioni del tratto urinario.

Questa prima valutazione di base può essere fatta dal pediatra o dal medico di famiglia, e solo successivamente inviati dallo specialista al fine di scegliere un percorso diagnostico, quando necessario, di secondo livello.

Questi comprendono per esempio l'ecografia urologica che viene utilizzata per studiare le anomalie renali, vescicali e del retto. La presenza di un residuo post-minzionale abbondante (in più misurazioni!) (3) ed un ispessimento della parete detrusoriale sono indicatori di un disordine dello svuotamento della vescica. Un retto retrovescicale disteso indica invece stipsi.

Un’ulterore indagine è l’uroflussometria che registra la fase minzionale e va sempre eseguita (in età pediatrica) associata all’EMG perineale con elettrodi a piatto. Tale indagine ha il vantaggio di essere non invasiva, semplice e ripetibile.

Altre metodiche diagnostiche più invasive sono poi necessarie fino a circa il 10% dei bambini con incontinenza urinaria.

La terapia per l'incontinenza urinaria deve essere sempre personalizzata.

I principi terapeutici di base sono:

  • bambini e genitori devono essere motivati a sottoporsi al trattamento;

  • i sintomi diurni devono essere trattati prima dei sintomi notturni;

  • se è presente stipsi o incontinenza fecale questa deve sempre essere
    trattata;

  • le problematiche psichiche in età pediatrica sono in genere trattate in parallelo o prima nei disturbi più gravi;

  • Le terapie combinate aumentano il tasso di successo terapeutico.

Con il termine uroterapia si intendono tutti i trattamenti per l’incontinenza urinaria che non coinvolgono farmaci o la chirurgia.

 

 

 

 

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