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      L’INCONTINENZA URINARIA FUNZIONALE IN ETA’ PEDIATRICA  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’enuresi monosintomatica presenta un’eziologia non ancora completamente nota. Può essere causata da una combinazione fra ritardo nello sviluppo del controllo neurologico della vescica e regolazione nella produzione di urina da deficit di ormone ADH (4).

Nell’enuresi secondaria si ha invece l’associazione con disturbi diurni.

Questi, anche indipendentemente dall’incontinenza notturna, posso essere classificati in alcuni sottogruppi clinici:

  • vescica iperattiva;

  • svuotamento disfunzionale;

  • minzione post-posta.

Nella vescica iperattiva il sintomo principale è l’urgenza minzionale. Il concetto fisiopatologico principale è quello di un bambino il cui controllo vescicale viene meno o non è pienamente maturato. Apparentemente non si è ancora trovata una correlazione tra i sintomi clinici da urgenza ed il quadro cistomanometrico di iperattività del muscolo detrusore (5). È probabile che la vescica iperattiva nei bambini non sia fisiopatologicamente sovrapponibile con la vescica iperattiva degli adulti.

Con l’auto limitazione nell’assunzione di  liquidi e l’aumento nella frequenza minzionale molti bambini riescono comunque a rimanere continenti durante il giorno, ma una volta che questi meccanismi di controllo sono assenti, ad esempio durante il sonno o durante altre attività, questi bambini inizieranno a bagnarsi.

Lo svuotamento disfunzionale è caratterizzato da una continua attivazione del pavimento pelvico durante la minzione con conseguenti problemi di svuotamento della vescica (5). Per lo più la causa è di tipo acquisito, per esempio come una errata postura sulla comoda o come conseguenza ad una minzione dolorosa durante le infezioni del tratto urinario e avolte anche in presenza di lesioni dermatologiche.

I sintomi cardinali sono un flusso urinario debole con minzione staccata o interrotta. Comune la concomitanza con infezioni delle vie urinarie e disturbi intestinali (in particolare la stipsi).

   

La minzione post-posta o ritenzionista può risultare essere la conseguenza dell’abitudine a ritardare sempre di più l’atto della minzione durante la giornata. Poiché anche i bambini sani possono naturalmente rinviare lo svuotamento, il momento in cui questo comportamento diventa patologico non è chiaramente definito e definibile.

In casi estremi il quadro può esitare in una vescica ipoattiva (in passato denominata anche come "sindrome della vescica pigra”). In questo caso la percezione di avere la vescica piena scompare o si attenua e, come risultato di queste distensioni vescicali prolungate, i muscoli detrusoriali perdono il loro potere contrattile.

La classificazione diagnostica in uno di questi tre sottogruppi è spesso non chiara. Le sovrapposizioni tra le diverse entità sono frequenti, i sintomi spesso sono molto soggettivi e possono cambiare nel tempo. La raccomandazione è quella di documentare i parametri oggettivabili con l’uso di carte minzionali ed eventualmente indagini inizialmente non invasive come l’uroflussometria con EMG e l’ecografia.

L'incontinenza fecale, con o senza stipsi, è una delle problematiche più frequentemente associate all’incontinenza urinaria (6), arrivando ad interessare fino ad un terzo di questi bambini (7).

Le infezioni ricorrenti del tratto urinario sono esse stesse indicazione della presenza di una disfunzione vescicale sottostante e possono verificarsi anche con un quadro di apiressia. Un’infezioni del tratto urinario con febbre rende però sempre obbligatorio l’invio del bambino al nefrologo o all’urologo pediatra al fine di escludere la presenza di concomitanti patologie quali per esempio il reflusso vescico-ureterale o sindromi ostruttive.

Fino al 40% dei bambini con incontinenza urinaria presenta poi disturbi comportamentali clinicamente rilevanti (per esempio disturbi del comportamento sociale, ansia, disturbi depressivi) (8). Questi possono essere collegati al problema dell’incontinenza o precederla (per esempio un’enuresi dopo un cambio di scuola, il divorzio dei genitori, trasloco).

 

 

 

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